Come spesso accade, la ponderazione tra ristrutturazione e costruzione ex novo ha fatto pendere l’ago della bilancia a favore del legno. In primo luogo, la prefabbricazione dei moduli in legno con i più moderni impianti di produzione riduce sensibilmente i tempi di realizzazione. Inoltre, con il legno migliora sensibilmente la qualità termica dell’involucro dell’edificio – grazie alla facciata in legno a tenuta stagna il marchio ECO diventa quasi una formalità. Infine, la leggerezza dei moduli li rende idonei alla posa sulle fondamenta in calcestruzzo già presenti. E sono stati proprio questi i tre criteri decisivi per il committente, la CPEV, senza tuttavia perdere di vista il budget.
In linea con i principi ecologici, per la CPEV era importante che per il nuovo edificio sostitutivo che sarebbe sorto a Losanna venisse utilizzato legno locale, lavorato da artigiani svizzeri, entrambi disponibili nelle vicinanze. A fronte dell’impennata del prezzo del legno alla fine del 2022, in un confronto diretto con Renggli, la CPEV ha monitorato gli sviluppi e preso le decisioni strategiche necessarie. La nuova residenza per il personale infermieristico conta 67 unità abitative da 1.5 fino a 3.5 locali e un garage sotterraneo per 16 vetture. Il vecchio edificio conteneva solo 59 appartamenti. Con questa offerta residenziale il CHUV possiede un importante asso nella manica da giocare nel difficile contesto lavorativo medico.
Quando un edificio si fonde con l’ambiente circostante significa che si è ottenuto un risultato architettonico degno di nota. Risultato che in questo caso è altresì legato alla considerazione strutturale degli alberi protetti. Si trattava infatti di estendere la superficie abitativa senza intaccare le piante. Con l’aiuto di Ecoscan, uno studio indipendente di consulenza ambientale con sede a Losanna, i progettisti hanno elaborato un concetto per conservare gli alberi e proteggerli con la massima cura durante la fase di costruzione. E a buona ragione considerato che gli oltre 2400 m² di spazio esterno sono da considerarsi un’area di aggregazione naturale. Da questa interazione tra edificio e ambiente scaturisce un complesso abitativo di grande armonia. Soprattutto la facciata si inserisce meravigliosamente nel contesto naturale. Secondo il capoprogetto Kevin Partensky, sembra che questo immobile ci sia da sempre.
Tanto appare semplice la costruzione in apparenza, quanto complessa è stata la pianificazione e la realizzazione. La geometria dell’edificio si caratterizza per un elevato numero di angoli, stacchi, dettagli e collegamenti che hanno richiesto la massima cura già in fase di prefabbricazione. Numerose anche le aree con lavori di finitura complessi che potevano essere eseguiti unicamente in cantiere. Anche la scala in legno con gradini in cemento ha comportato non poche difficoltà a livello di progettazione e di organizzazione. Tutti aspetti a cui è possibile far fronte unicamente se tempistiche e coordinazione con gli esperti esterni funzionano senza problemi.
Le soluzioni trovate hanno soddisfatto le aspettative del committente: «Volevamo costruire un rapporto di collaborazione e approfittare dell’esperienza di Renggli nella prefabbricazione in legno. Il confronto si è rivelato molto istruttivo», ha dichiarato il rappresentante del committente Romain Charlet. Già durante la fase di costruzione ha potuto appurare che il contesto operativo, grazie all’impiego del legno, risultava decisamente più gradevole rispetto a un cantiere tradizionale, soprattutto in termini di umidità e di odori. Da qui la sua conclusione: «Siamo orgogliosi di aver realizzato un progetto di costruzione in legno chiavi in mano in tempi record e con piena soddisfazione degli inquilini.»
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Markus Gabriel è proprietario e direttore creativo dell'agenzia Angelink. Da anni scrive testi per la rivista per i clienti di Renggli «Fattore spazio».
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