Quando un ristorante deve essere accogliente, la scelta del gestore cade rapidamente sul legno. E il nuovo ristorante del personale della ditta di trasporti Galliker di Altishofen accogliente doveva esserlo a tutti i costi. Si è pensato a una sopraelevazione dell’edificio aziendale, senza tuttavia guardare oltre l’ovvio per molto tempo.
«Desideravamo offrire ai nostri collaboratori un’oasi di benessere per la ristorazione. Obiettivo raggiunto!»
Corinne Galliker, Responsabile vendite/marketing Galliker Transport AG
«Il nuovo ristorante non lascia nulla a desiderare: dall’arredamento all’acustica e alla cucina moderna, tutto è perfettamente commisurato.»
Severin Meier, Titolare dell'azienda Meyer Partyservice AG
In un periodo di carenza di collaboratori qualificati, l’importanza di un ristorante del personale accogliente non può essere sottovalutata. In quest’ottica, il vecchio ristorante del personale non soddisfaceva più le esigenze di oggi. Quello che Peter, Rolf e Esther Galliker e la generazione a seguire della famiglia aveva in mente, andava oltre la semplice e funzionale mensa aziendale, bensì contemplava una vera e propria oasi di benessere, a dimostrazione della stima verso coloro che portano avanti la ditta con successo. Mentre la vecchia struttura adibita alla ristorazione occupava l’edificio adiacente, il nuovo ristorante avrebbe dovuto coronare il centro logistico n. 2, quale soprelevazione dello stesso. Inizialmente venne naturale pensare a una realizzazione con i tipici materiali del classico edificio industriale in cemento e acciaio. Invece no!
Al momento della presentazione, due progetti preliminari di aziende rinomate non convinsero Peter Galliker, che decise così di rivolgersi a un buon vicino di casa, distante soli 15 chilometri, che gli aveva ripetutamente elogiato i pregi della costruzione in legno: Max Renggli. Anni addietro, infatti, Max, la cui testa è notoriamente più dura del legno, gli strappò la promessa che prima o poi anche lui si sarebbe convertito alla costruzione in legno. E a quanto pare il momento era arrivato. Le particolari circostanze crearono una notevole pressione in termini di aspettative su Renggli e l’edilizia lignea in generale, pressione che l’esperienza del capo progetto Mario Wapf ha saputo reggere egregiamente: «Eravamo decisi a soddisfare in qualunque modo le elevate aspettative qualitative del committente. Senza contare che un ristorante del personale non si costruisce tutti i giorni. Questo ci è stato di incentivo per fare del nostro meglio in ogni momento.»
Nella progettazione l’attenzione è stata focalizzata su due aspetti: la sostenibilità e l’uniformità visiva del piano aggiunto con il complesso esistente. Per la sopraelevazione di un immobile, il legno offre numerosi vantaggi, primo tra tutti la leggerezza. Il peso ridotto e la portata elevata rendono superflui costosi rinforzi statici dell’edificio esistente. La precisione della prefabbricazione negli stabilimenti consente di costruire a pieno regime, con tempi di montaggio molto brevi ed emissioni ridotte. Il legno soddisfa perfettamente anche condizioni di spazio e scadenze ristrette. Inoltre, per sua natura, regola l’umidità dell’aria e garantisce un ottimo livello di comfort, aspetto assolutamente prioritario per Galliker. Infine, il sistema di costruzione a telaio in legno include già l’isolamento termico, che si traduce in una maggiore superficie utile. Senza contare che il legno s’inserisce decisamente meglio nella strategia di sostenibilità della ditta di trasporti che non il cemento e ancora meno l’acciaio.
Il risultato parla da sé. Che si tratti di collaboratori o di partner commerciali in visita ad Altishofen, tutti tessono le lodi dell’oasi di benessere ancora prima di gustare le prelibatezze culinarie. Un sondaggio di Thomas Wechsler, responsabile dell’infrastruttura presso la Galliker Transport AG, ha conferito al progetto il miglior punteggio su tutti i fronti. In particolare sono stati elogiati l’atmosfera, l’acustica e il clima all’interno dei locali che ha superato a pieni voti la prova del caldo della scorsa estate grazie agli elementi di raffreddamento inseriti nei soffitti fonoassorbenti. Anche il gestore del ristorante, Severin Meier, è entusiasta: «Il nuovo ristorante vanta una dotazione eccellente e non lascia nulla a desiderare. Dall’arredamento all’acustica e alla cucina moderna, tutto è perfettamente commisurato.»
In un’ottica di ingegneria strutturale, la protezione antincendio è risultata un compito insolitamente complesso. Per un ristorante con un gran numero di avventori e con uffici e magazzini sottostanti, le direttive da rispettare non sono una passeggiata. È emersa così la necessità di collaborare tempestivamente e a stretto contatto con specialisti del ramo. «Questo avrebbe snellito ulteriormente il processo di costruzione», afferma Thomas Wechsler. Informando chiaramente gli inquilini, l’impatto di breve durata in termini di rumore, polvere e acqua è stato accolto con la massima comprensione. Alla fine, comunque, conta solo il risultato, che è notevole in quanto dall’esterno praticamente non si vede l’ingrandimento. Grazie alla costruzione in legno è stato possibile integrare formalmente il piano supplementare nell’unità esistente del parco industriale, come se ci fosse sempre stato.
Peter Galliker, questo è certo, oggi è estremamente felice di aver mantenuto la promessa fatta a Max Renggli. Da un punto di vista di clima ambientale e operativo il progetto non avrebbe potuto riuscire meglio. Il momento saliente per lui è stata l’inaugurazione. Ignaro di tutto – nel mondo della costruzione in legno tutto accade più in fretta di quanto si pensi – ha ricevuto l’inaugurazione come regalo per il suo sessantesimo compleanno. Ed è stato il primo a festeggiare qui con amici e familiari.
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